Piano Transizione 5.0: Agevolazioni per Investimenti Sostenibili

Il piano Transizione 5.0 introduce incentivi a supporto della transizione digitale ed energetica dei processi produttivi, a fronte di nuovi investimenti in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato (imprese di qualsiasi dimensione) ed effettuati nel 2024 e nel 2025

Grazie al piano 5.0 puoi beneficiare di un credito di imposta significativo: fino al 63% dell’investimento effettuato.  

Affidati a XIBER e al Gruppo TESYA per sfruttare a pieno i benefici! 

Grazie al nostro portfolio di soluzioni possiamo soddisfare tutte le esigenze di investimento digitale ed energetico:  

  • Macchine e software 4.0 per la transizione industriale: macchine operatrici, sistemi per infra-logistica tradizionale ed avanzata;
  • Soluzioni multi-tecnologia per l’efficienza energetica (impianto fotovoltaico, sistemi di accumulo, sistemi di monitoraggio e ottimizzazione, ecc…);
  • Certificazioni ex-ante ed ex-post, redatte in veste ESCO UNI 11352;
  • Assistenza alle pratiche di finanza agevolata.

Vuoi scoprire se gli investimenti eseguiti nel 2024 o che hai programmato per il biennio sono 5.0?  Contattaci e costruiremo insieme il giusto percorso verso la TRANSIZIONE 5.0. 

 

FACCIAMO CHIAREZZA SUL PIANO TRANSIZIONE 5.0

Il 2 Marzo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto-legge per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) contenente, all’articolo 38, il testo definitivo del piano Transizione 5.0. 

Il provvedimento dovrà essere convertito entro 60 giorni e per la piena operatività della misura sarà necessario attendere l’emanazione di un decreto attuativo del Ministero delle Imprese e del Made in Italy entro i prossimi 30 giorni, ovvero entro il 1° aprile 2024.

INVESTIMENTI AGEVOLABILI

Saranno agevolati gli investimenti in:

  • Beni strumentali materiali o immateriali 4.0 (allegato A e Allegato B) in grado di abilitare un processo di efficientamento energetico;
  • Software, sistemi, piattaforme e applicazioni per il monitoraggio energetico;
  • Beni necessari per l’autoproduzione e l’autoconsumo da fonti rinnovabili (ad esclusione delle biomasse);
  • Formazione sulle tematiche relative alla transizione digitale ed energetica dei processi.

FOCUS FOTOVOLTAICO

Sono considerati ammissibili solo gli impianti con moduli fotovoltaici prodotti negli Stati membri dell’Unione europea con efficienza pari ad almeno il 21,5%. 

È prevista una maggiorazione rispettivamente del 120% e 140% per quelli a maggiore efficienza previsti dal Decreto Energia, cioè: 

  • 120% per i moduli fotovoltaici con celle, con un’efficienza a livello di cella almeno pari al 23,5%;
  • 140% per i moduli composti da celle bifacciali ad eterogiunzione di silicio o tandem con un’efficienza di cella almeno pari al 24,0%. 

Si arriva così a un incentivo massimo potenziale del 63% (45% di aliquota massima con maggiorazione del 140% della base imponibile). 

LE ALIQUOTE

MODALITÀ DI ACCESSO, FRUIZIONE DELL’AGEVOLAZIONE E ONERI DOCUMENTALI

Per poter beneficiare degli incentivi previsti dal Piano Transizione 5.0, è indispensabile ottenere due certificazioni specifiche rilasciate da un valutatore indipendente: 

  • certificazione “EX ANTE” che attesti la riduzione dei consumi energetici conseguibili tramite gli investimenti nei beni (diversi da quelli per l’autoproduzione dell’energia);
  • certificazione “EX-POST” che attesti l’effettiva realizzazione degli investimenti conformemente a quanto previsto dalla certificazione ex ante.

I soggetti titolati a produrre le certificazioni dovrebbero essere:

  • EGE (Esperto in Gestione dell’Energia) accreditate UNI CEI 11339;  
  • ESCO accreditate UNI CEI 11352;  
  • Organizzazioni accreditate ISO50001 
  • Ingegneri e periti industriali iscritti all’ordine professionale, geologi; 

Per le PMI le spese per la Certificazione sono riconosciute a incremento del credito d’imposta fino a un massimo di € 10.000

 CUMULABILITÀ

L’agevolazione non è cumulabile con il credito d’imposta per i beni 4.0, e il credito d’imposta per gli investimenti nella ZES Unica Mezzogiorno. 

L’agevolazione è cumulabile con altre agevolazioni pubbliche sugli stessi costi, a condizione che tale cumulo non porti al superamento del costo totale sostenuto. 

PROCEDURA PER ACCEDERE ALL’INCENTIVO: 

  • Presentare al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) certificazione e comunicazione ex ante 
  • GSE verifica la completezza della documentazione e trasmette al MIMIT l’elenco delle imprese che hanno chiesto di fruire dell’agevolazione e l’importo del credito “prenotato”. Le aziende avranno la certezza di poter accedere alle risorse già con la comunicazione di prenotazione del credito d’imposta. 
  • Le imprese dovranno inviare al GSE comunicazioni periodiche relative all’avanzamento dell’investimento ammesso all’agevolazione. Al termine dell’investimento l’impresa dovrà inviare al GSE una comunicazione di completamento dell’investimento e certificazione ex post. 
  • Per la fruizione dell’incentivo sarà necessario attendere cinque giorni dalla trasmissione da parte del GSE all’Agenzia delle Entrate dei dati definitivi

Sarà inoltre necessaria un’apposita certificazione rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti che attesti l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili e la corrispondenza delle stesse alla documentazione contabile predisposta dall’impresa.

Il recupero del credito potrà avvenire in un’unica quota e con le consuete modalità, cioè in compensazione tramite F24. Se l’impresa non ha capienza per fruire dell’intero credito, potrà riportarlo in avanti e utilizzare in cinque quote annuali di pari importo l’ammontare non ancora utilizzato. 

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